Per la serie notizie che non ti aspetti dopo un anno di attesa, altrimenti nota come meglio tardi che mai, oggi arriva la prima Beta del client Dropbox nativa per Apple Silicon. Ma non sperate di trovare una semplice opzione in fase di download, perché dopo oltre un anno dall’uscita dei primi computer con M1, Dropbox ha appena rilasciato timidamente una Beta. Se non fosse stato per il tweet di 9to5mac forse l’avrei scoperto tra un mese.
Dropbox releases long-awaited macOS version with native M1 support in beta https://t.co/aOidd7R1Qk by @filipeesposito
— 9to5Mac.com (@9to5mac) 13 gennaio 2022
La versione in oggetto è la 140.3.1903, che ha il suffisso arm64 nel nome del file. Si installa e si toglie un altro piccolo compito all’interprete Rosetta 2, sperando di mandarlo in pensione prima possibile. Non ci speravo più di leggere “tipo Apple” sulle molteplici righe occupate da Dropbox in Monitoraggio Attività.
Dropbox è stato tra i pionieri del cloud e ad oggi mantiene alcuni vantaggi di praticità su tutti gli altri servizi per via di funzioni come SmartSync, il backup illimitato per i piani business, le funzionalità multipiattaforma, ecc.. ma il suo client è andato completamente fuori controllo, risultando sempre più ingombrante ed energivoro. La brutta piega che ha preso l’azienda è chiaramente visibile anche nell’enorme ed ingiustificato ritardo su Apple Silicon. Un po’ come per Logitech con il suo Logi Options, viene da chiedersi come sia possibile che un piccolo client richieda più tempo ad essere convertito di un mostro sacro come Photoshop. Si sa che Adobe non è certo la più veloce quando si tratta di adattarsi a nuove tecnologie, eppure è arrivata mesi prima.