Da circa un mese siamo ormai ufficialmente fuori dalla pandemia di COVID-19 che ha messo a dura prova ogni aspetto della nostra società. Uno dei pochi lasciti positivi di questo periodo è che si sono messe in moto tante nuove attività digitali, rendendo più semplice la vita di lavoratori e cittadini. Siamo ancora lontani da un’amministrazione pubblica libera dalla schiavitù della carta e del “recarsi ad uno sportello”, ma alcuni piccoli passi avanti ci sono stati. Una novità piuttosto fresca che si aggiunge a quanto visto finora è l’attivazione del Domicilio Digitale. In pratica si tratta di fornire una PEC dove si riceveranno tutti gli avvisi futuri della Pubblica Amministrazione in sostituzione di quelli cartacei.
Recandosi sul sito domiciliodigitale.gov.it si avrà la possibilità di attivare un Domicilio Digitale, il quale ha essenzialmente due prerequisiti:
- essere in possesso di SPID, o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure Carta d’identità elettronica (CIE)
- essere titolari di una casella PEC
Per il primo punto direi che tutti, bene o male, siamo ormai attrezzati. Ad oggi il sistema forse più semplice e diffuso è lo SPID e scegliendolo si vedrà la lunga lista di partner certificati tramite cui accedere. Nel passo successivo verranno richiesti i dati personali, tra cui nome, cognome e codice fiscale, ma anche una e-mail “normale” a cui inviare le comunicazioni di base.
Subito dopo arriva il momento della PEC, che bisogna inserire due volte e senza usare copia e incolla per assicurarsi che sia corretta. È bene fare molta attenzione qui, perché sarà la sede del nostro domicilio digitale e le comunicazioni inviate avranno valore legale, esattamente come una raccomandata con ricevuta di ritorno. Se non si possiede già una casella PEC è molto facile ottenerla. Posso consigliare quella di Aruba che non costa molto e funziona bene, precisando che non ho alcun tipo di affiliazione con loro.
Completata la procedura, si riceverà una e-mail nella casella PEC con un link da cliccare per la verifica. Fatto questo, il sistema avrà preso in carico la nostra richiesta e si dovrà attendere che venga attivata dall’amministrazione. Io l’ho fatto nel week-end, non so ancora quanto tempo richiederà, ma immagino che una settimana lavorativa possa essere necessaria.
Il nuovo Domicilio Digitale rende il processo di comunicazione con l’amministrazione molto più veloce e semplice. Il vantaggio è su molti aspetti, dalla carta che non si dovrà più stampare e sprecare, dalle lettere in meno che dovranno viaggiare, senza contare che le e-mail si possono ricevere h24 in qualsiasi posto del mondo, quindi si evita anche il rischio di mancato recapito con la necessità di recarsi alla posta per ritirare. Insomma, è decisamente un passo avanti importante per la PA e per noi cittadini, con la speranza che venga usato nel modo corretto.