I rapporti fra Apple e Qualcomm sono ormai più che deteriorati: se gli screzi erano iniziati per una mera questione di pagamento delle royalty per lo sfruttamento dei modem, ritenute da Apple troppo elevate, col passare del tempo le due aziende hanno iniziato a citarsi a vicenda in più Paesi del mondo, fino ad arrivare alla richiesta di blocco delle vendite negli USA degli iPhone che usano chip wireless di Intel da parte della società di San Diego.
Oggi Apple ha citato Qualcomm per la presunta violazione di otto suoi brevetti, relativi alla gestione intelligente dell'efficienza energetica dei chip: si tratta di alcune tecnologie che autorizzano il SoC a sfruttare solo l'elettricità che serve per le operazioni da compiere e di usare solo alcuni core se queste non sono molto complesse, ponendo in stand-by gli altri. Secondo Cupertino, tali brevetti sarebbero stati violati da Qualcomm per la realizzazione dei processori Snapdragon 800 e 825, usati tanto da Google nei Pixel quanto da Samsung in molti suoi smartphone.
In citazione, Apple sostiene di aver richiesto tali brevetti anni prima rispetto a Qualcomm e, qualora le circostanze dedotte siano vere, non porrebbero decisamente bene per la rivale che, peraltro, rischia di dover combattere la battaglia da sola: infatti, non solo l'FTC ha definito monopolistica la posizione di San Diego, ma Intel e Samsung si sono schierate con Apple, così come l'Autorità taiwanese garante per il Mercato.
Ad ogni modo, Apple ha formulato la richiesta di risarcimento solo nei confronti di Qualcomm non anche in quelli di Samsung e Google. Vi terremo aggiornati, come sempre, anche sugli sviluppi di questa vicenda.