Il 2021 deve ancora presentare i suoi primi frutti da casa Apple, con le attenzioni principali concentrate sui prossimi Mac dotati di SoC Silicon, che proseguiranno la transizione avviata lo scorso anno. Tra i modelli più attesi c’è senz’altro l’iMac, per il quale si parla non solo di un aggiornamento hardware ma anche di un nuovo design simile a quello dei Pro Display XDR e forse persino in diverse colorazioni, rimandando ai primissimi iMac del 1998. Ma perché porre limiti alla fantasia? Perché rimandare a domani ciò che si potrebbe avere oggi? Ecco che il primo iMac dotato di SoC M1 è tra noi. Perlomeno in una forma non ufficiale.
Lo ha realizzato lo YouTuber Luke Miani, usando come basi un vecchio iMac 27″ del 2011 (antecedente ai modelli Retina nonché ancora dotato di SuperDrive) ed uno dei nuovi Mac mini. I componenti del primo sono stati rimossi con la sola eccezione dello schermo e di una scheda di collegamento che permette di rendere sostanzialmente un monitor quello che in precedenza era un computer all-in-one. La scheda logica del Mac mini presenta dimensioni molto compatte, il che ha reso semplice, con le dovute precauzioni, incorporarla nello chassis dell’iMac.
Certo, non siamo davanti ad un’unione perfetta: la connettività Wi-Fi e Bluetooth ha richiesto ulteriori interventi, non potendo usufruire delle antenne integrate nella logic board del Mac mini, troppo attenuate dalla scocca metallica del nuovo alloggiamento; soprattutto, non si può usufruire delle porte USB e Thunderbolt, rendendo impossibile il collegamento cablato di altre periferiche. Data la complessità e la resa, giustamente Miani non lo consiglia a chiunque come progetto da intraprendere, ma resta comunque affascinante vedere come un modello di Mac da tempo superato possa conoscere nuova vita con un “trapianto di cuore” (lungi però dal trattarsi del primo caso: molti anni fa parlammo di un iMac G4 attualizzato convertendolo in un hackintosh). Almeno in attesa che arrivi il vero iMac con Apple Silicon.