I nuovi Google Pixel 6 e 6 Pro si mostrano al completo (ma non li vedremo subito in Italia)

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Giorni di eventi, questa settimana. Ieri ha iniziato Apple e come sappiamo non ci ha affatto deluso. Oggi è il turno di Google, che ha snocciolato definitivamente tutti i dettagli sui nuovi Pixel 6 e 6 Pro, dopo averne già dato una corposa anticipazione ad inizio agosto. Ma si trattava solo di un lungo teaser, riprendendo una terminologia da serie TV – l’episodio completo è arrivato ora.

Google ha lavorato molto sul design, ancor prima delle specifiche sotto la scocca. Entrambi i modelli presentano un’estetica che combina elementi in alluminio e in vetro, tra cui la nuova area dedicata alle fotocamere, il tutto in una scocca certificata IP68 contro polveri e liquidi. Le colorazioni sono tre per ambo i modelli, ma i set sono diversi: su Pixel 6 troviamo le opzioni Stormy Black, Sorta Seafoam e Kinda Coral; anche sul 6 Pro abbiamo Stormy Black, ma le altre due disponibili sono Cloudy White e Sorta Sunny. Sul frontale, lo schermo occupa pressoché tutto lo spazio, mentre la fotocamera anteriore si sposta al centro della fascia superiore, invece di collocarsi sulla sinistra come nei passati modelli. Il Pixel 6 svolge un ruolo di modello d’ingresso un display OLTED da 6,4″ FHD+ 90 Hz, mentre il 6 Pro rappresenta la punta di diamante grazie ad un pannello LTPO da 6,7″ QHD+ 120 Hz.

Ma una delle novità che senz’altro si attendeva di conoscere più nei dettagli è il SoC proprietario Tensor (anche se i ben informati parlano di una mano da Samsung). Si tratta di un octa-core, due Cortex X1 ad alte prestazioni con frequenza di 2,8 GHz, due Cortex A76 intermedi con clock 2,25 GHz e gli altri 4 Cortex A55 1,8 GHz per il risparmio energetico, sviluppato su un processo produttivo a 5 nanometri. La GPU integrata è la Mali-G78 di ARM, mentre per le memorie troviamo differenze tra i due modelli: il Pixel 6 include 8 GB di RAM e 128 o 256 GB flash UFS 3.1 per l’archiviazione; il 6 Pro alza l’asticella prevedendo 12 GB di RAM e un taglio aggiuntivo di storage da 512 GB. Per il suo nuovo chip Google rimarca soprattutto le elevate capacità sul fronte del machine learning e dell’intelligenza artificiale, che daranno i propri frutti in numerosi ambiti. Incluso quello multimediale, dove l’elaborazione HDR migliora sensibilmente tanto per le foto quanto per i video, con la capacità di applicarne le migliorie frame per frame. Anche altri aspetti, come il riconoscimento vocale, le sottotitolazioni automatiche Live Caption e le traduzioni automatiche Live Translate, beneficiano dell’elaborazione completamente in locale su Tensor grazie a prestazioni che Big G ha definito addirittura da datacenter. Non manca il chip di sicurezza Titan M2 per garantire la protezione dei propri dati, in abbinamento al sensore d’impronte sotto lo schermo.

Parliamo ora di fotocamere. Il Pixel 6 ne prevede due: la principale da 50 Megapixel f/1,85 con OIS, in grado di catturare il 150% di luce in più di quella nel modello uscente, e l’ultragrandangolare da 12 MP f/2,2 con campo visivo massimo di 114°. Sul 6 Pro si aggiunge il teleobiettivo da 48 Megapixel, che consente uno zoom ottico massimo di 4X, con la possibilità di arrivare sino a 20X sfruttando l’aiuto dell’elaborazione digitale nella modalità Super Res Zoom. La registrazione video avviene in 4K, anche tramite la fotocamera frontale (8 Megapixel su Pixel 6, 11,1 MP su Pixel 6 Pro). Tra le funzionalità software più interessanti legate al comparto fotografico si segnalano Magic Eraser, che permette di eliminare oggetti e soggetti indesiderati da una foto, le opzioni Action Pan e Long Exposure per creare scatti animati di alto effetto e Real Tone, che ottimizza la resa delle fotocamere con tutte le tonalità di pelle ponendo fine alla preferenza per quelle chiare dimostrata da molti algoritmi. In arrivo anche un’integrazione dedicata con Snapchat, che faciliterà la pubblicazione di contenuti sulla piattaforma social.

A livello di connettività, troviamo 5G dual SIM (fisica+elettronica), Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2 ed NFC, cui il Pixel 6 Pro aggiunge inoltre Ultra Wide Band; via cavo il compito è invece affidato alla porta USB-C. Interessanti le notizie riguardo la batteria: le capacità sono differenti sui due dispositivi, 4.614 mAh su 6 contro 5.003 mAh su 6 Pro, ma il resto delle caratteristiche è il medesimo, con ricarica rapida cablata a 30 W e wireless Qi fino a 21 W, con possibilità di effettuare la ricarica inversa per fornire energia ad altri dispositivi. Il sistema operativo preinstallato è, quasi neanche a dirlo, il nuovo Android 12 col design Material You che oggi fa il suo debutto sotto forma di aggiornamento pure sui precedenti Pixel dal 3 in poi. Guardando proprio alle policy per gli aggiornamenti, i Pixel 6 godranno di tre rilasci major e 5 anni totali per quel che concerne i pacchetti di sicurezza. I preordini partono da oggi in alcune nazioni, includendo in ciascuna delle promozioni aggiuntive: si parla da 649€ per il Pixel 6, che salgono a 899€ per il 6 Pro. Si tratta dei prezzi francesi, dal momento che non arriveranno in Italia, perlomeno non subito – arriveranno da noi e in Spagna nei primi mesi del 2022. Una breve menzione la merita infine l’abbonamento Pixel Pass, che negli USA combina in un singolo prezzo mensile lo smartphone con ricambio biennale, YouTube Premium con Music, 200 GB di spazio cloud e altri vantaggi con Google One, il Play Pass comprendente un set di app e giochi solitamente a pagamento, l’assistenza prioritaria Preferred Care.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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