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Gli iPhone 14 e 14 Pro sono aumentati di prezzo in Europa, ma non negli Stati Uniti. Il nuovo SoC Apple A16 è costato di più ad Apple ma, a quanto pare, l’azienda ha deciso di assorbire l’aumento e di compensare un po’ riutilizzando l’A15 sui base gamma. Il fatto è che in Italia, dopo la conversione in Euro, hanno applicato non solo la naturale IVA, ma anche un aggiuntivo 8% circa (tra Equo Compenso ed altro) che si fa sentire. Soprattutto insieme ad un’inflazione galoppante.
Lo scenario potrebbe facilmente peggiorare l’anno prossimo con l’A17, perché il passaggio al processo produttivo N3E di TSMC dovrebbe costare ad Apple un 6% in più. All’inizio l’azienda si era opposta a questa richiesta del produttore, ma sarà facilmente costretta ed accettare anche l’aumento del wafer da 3nm.
Quasi certamente gli iPhone 15 manterranno la distinzione degli attuali 14 tra linea base e linea Pro, dove solo gli ultimi otterranno il nuovo SoC A17. E secondo gli analisti questa volta Apple non avrà molta scelta se non rigirare l’aumento ai consumatori. Chiaramente il 6% in è riferito al solo A17 e non a tutto lo smartphone, ma se aumenterà già il prezzo in dollari e si manterrà l’attuale conversione, gli iPhone 15 arriveranno a vette ancor più proibitive in Europa e per noi italiani.
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