Recensione Sony 16-35mm F2.8 GM II: il più leggero e compatto della categoria

Gli utenti chiedono qualità d’immagine superiore, anche per far fronte ai nuovi sensori ad alta risoluzione, ma anche dimensioni sempre più compatte e leggerezza. A tutto questo si aggiunge la crescente esigenza dei videomaker di obiettivi che abbiano poco focus breathing e cambi di fuoco precisi e morbidi. Sony risponde a tutto questo con il più piccolo e leggero zoom grandangolare F2.8 del mercato, ovvero il nuovo 16-35mm F2.8 GM II.

L’obiettivo è lungo circa 11cm con un diametro massimo di 87mm e filettatura per filtri da 82mm, mentre il peso è di 574 grammi (erano 680 nel precedente). Sul barilotto troviamo in aggiunta la ghiera manuale delle aperture, lo switch di blocco e il click switch per farla scorrere fluidamente.

Rimangono invece inalterati il classico selettore AF/MF e i due pulsanti Focus Hold personalizzabili. Ogni ghiera, pulsante e switch è protetto da guarnizioni di silicone, offrendo resistenza da polvere e umidità.

Per la messa a fuoco i quattro motori lineari XD garantiscono silenziosità e velocità, al pari dei più recenti e performanti obiettivi della casa. L’obiettivo riesce infatti a sostenere anche raffiche continue a 30fps e tracking nel video a 120fps. L’AF è interno, mentre il passaggio a 16mm comporta una leg gera escursione del barilotto (circa 1cm).

Risulta particolarmente contenuto anche il fenomeno di focus breathing per il video, ma l’obiettivo supporta la compensazione in camera nei corpi Sony che la offrono.

La distanza minima di messa a fuoco è ora di soli 22cm su tutta l’escursione, migliorando il precedente dato di 28cm. La differenza sembra poca, ma a queste focali si nota molto di più, infatti il rapporto d’ingrandimento a 35mm sale a 0,32x invece che 0,19x. E grazie al diagramma con 11 lamelle circolari, si riesce a vedere un piacevole sfocato ed un bokeh inaspettato per un grandangolo.

La costruzione vede 15 elementi in 12 gruppi, con numerose lenti di altissima qualità per ridurre aberrazioni cromatiche e geometriche, tra cui ben 3 XA (estreme aspherical). Tutto porta ad un incremento della qualità da angolo ad angolo rispetto al precedente modello.

Il trattamento Nano AR II riduce notevolmente i riflessi interni alla lente, portando ad una sostanziale riduzione di fenomeni quali flare e ghosting, di cui non ho visto traccia anche scattando in condizioni avverse. La minima perdita di definizione in presenza di un forte punto luce viene ben resa chiudendo il diaframma ad F11, che porta alla creazione di una bella stella.

I fenomeni di vignettatura e distorsione sono presenti, ma nei limiti di tollerabilità. Si riesce a correggerli senza troppi problemi sia partendo dai RAW in post-produzione che con i JPG corretti in camera. Inoltre, l’aberrazione cromatica laterale è ora molto contenuta, anche nelle linee più sottili a contrasto.

La qualità d’immagine è molto elevata già a tutta apertura, con una perdita di definizione contenuta sui bordi del fotogramma. Chiudendo un po’ la definizione migliora ulteriormente e ancora prima di f/11 l’immagine appare molto omogenea, anche nelle aree più esterne.

È interessante notare che tutti gli zoom GM di seconda generazione sono stati ridotti notevolmente in dimensioni e peso da Sony. Nel caso in cui si considerasse di dover trasportare la classica triade F2.8, il risparmio complessivo sarebbe di 759 grammi, che equivale a portarsi dietro un altro corpo macchina.

Conclusione

Il Sony 16-35mm F2.8 GM II è l’ennesima conferma di un processo di rinnovamento che sta portando gli obiettivi Sony su un nuovo livello qualitativo. È davvero difficile trovare difetti a questa lente, se non per una buona dose di distorsione che viene tuttavia risolta in modo adeguato via software.

Per quanto riguarda il prezzo, Sony non ha mai ridotto quello consigliato al pubblico del primo 16-35mm GM, che sul sito rimane ancora di 2700€. Nei negozi di fotografia affidabili, come Riflessi Shop di Torino, si trova comunque intorno ai 2000€, mentre il nuovo mark II ritorna al prezzo di 2700€.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.