Il Garante per la privacy dà ad OpenAI 30gg per difendere il suo ChatGPT

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Oggi il Garante per la privacy ha notificato a OpenAI l’atto di contestazione per aver violato la normativa in materia di protezione dei dati personali tramite la sua piattaforma ChatGPT. A marzo dello scorso anno il Garante aveva portato alla luce l’assenza di controlli sull’età degli utilizzatori e la raccolta illecita dei dati personali ad opera di ChatGPT, cosa che ha portato alla decisione da parte di OpenAI di bloccare temporaneamente il servizio nel nostro paese per apportare le dovute correzioni.

A seguito di quel provvedimento temporaneo, l’autorità ha ritenuto che vi fossero effettivamente uno o più illeciti rispetto al Regolamento UE. Dopo l’odierna notifica, OpenAI avrà 30 giorni a disposizione per comunicare le proprie memorie difensive. Le stesse saranno poi analizzate dal Garante in osservanza dei lavori condotti dalla speciale task force istituita per riunire tutte le Autorità di protezione dei dati dell’UE.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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