Il Mac mini è sempre stato un prodotto affascinante, compatto ed economico ha attirato molti switcher perché permetteva di “provare” il mondo OS X senza troppi impegni, magari mantenendo il proprio set di monitor, mouse e tastiera. Di versione in versione Apple lo ha profondamente modificato, in parte seguendo le richieste degli stessi utenti. Veniva adoperato molto come server casalingo ed ecco pronta la versione server, apprezzato in ambito home theater ha ricevuto l’utilissima porta HDMI. Oggi non è più un computer di classe così economica: anche considerando la versione base si spendono 649€ a cui è facile che si aggiungano le 140€ per l’accoppiata Magic Mouse (o Trackpad) più Wireless Keyboard. E mancherebbe ancora il monitor…
Con la nuova versione del super-compatto di casa Apple, presentata pochi giorni fa insieme all’iPad mini, gli equilibri sono cambiati ulteriormente ed i test di Geekbench 2 confermano delle prestazioni del modello top di gamma che superano quelle del Mac Pro 2010 con Xeon da 3,2GHz, una macchina che potreste tranquillamente vedere nello studio di un professionista.
Grazie all’i7 Quad Core da 2,3GHz, le prestazioni sono davvero importanti, arrivando anche ad un soffio dai recentissimi MacBook Pro Retina (recensione). Inoltre è uno dei pochissimi Mac classe 2012 ad aver ottenuto un punteggio di ben 8/10 da iFixit riguardo la sua riparabilità: è facile aprirlo per aumentare la RAM e non è troppo complesso sostituire l’Hard Disk o aggiungere un SSD, come evidenziato nella nostra videoprova.
A concludere un giudizio positivo le 4 porte porte USB 3.0, una Thunderbolt, HDMI, Firewire 800, lettore SD, Ethernet, ingresso ed uscita audio. Se non fosse per la ridotta capacità di archiviazione potrebbe essere un server davvero valido ma a questo si può ovviare con una soluzione esterna come il WD Thunderbolt Duo (recensione). L’unico limite di questa nuova versione potrebbe sembrare l’impossibilità di avere una GPU dedicata. Nel modello 2011 questa opzione era presente sul top di gamma, ma non bisogna farsi ingannare perché se in quel caso era quasi necessaria vista la scarsa potenza della Intel HD Graphics 3000, oggi vi è una ben più performante HD 4000 (capace di reggere anche il display del nuovo MacBook Pro 13″ Retina).
In sostanza sembra che Apple stia ammiccando ad un mercato molto più vasto con la sua recente creazione, che va dallo “switcher” al “prosumer”. Pensare ad un Mac mini “full optional” anche per uso professionale, con annesso un Display performante, non sembra più un azzardo.