Recensione Plafoniera Yeelight 320mm compatibile con HomeKit

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Ho iniziato ad usare le luci smart della famiglia Yeelight molto tempo fa, come alternativa economica rispetto le Philips Hue. Le prime che ho provato sono state le lampadine E27 ma subito dopo sono passato alle plafoniere. Ce ne sono di diversa dimensione e luminosità, tutte molto semplici come design ma caratterizzate da una buona resa ed alta integrabilità. Oltre alla gestione nativa tramite l’app proprietaria queste possono essere abilitate per il controllo esterno via LAN, risultando compatibili con il nostro sistema di domotica preferito, ovvero Home Assistant. Inoltre è presente la skill per Alexa, così da poterle utilizzare con la voce senza la necessità di un hub, dato che si connettono alla rete wireless 2.4G.

Le plafoniere Yeelight sono principalmente organizzate in base al loro diametro e tra le più compatte ed economiche c’è la 320mm recensita nel 2018. Tra le mie preferite c’è la 650mm che utilizzo in tre ambienti della casa ed ho recensito l’anno scorso. È grande, molto forte e versatile grazie all’illuminazione doppia: quella principale dimmerabile per temperatura ed intensità e quella alla base RGB per fare “ambiente”. Tramite Home Assistant le utilizzo anche su HomeKit, ma non è una cosa da tutti. Non che sia complicato, abbiamo anche pubblicato la guida, ma non tutti hanno voglia di mettere su un proprio server per la domotica. Per questo motivo negli ultimi mesi Yeelight ha prodotto una serie di nuovi modelli con le medesime specifiche dei precedenti e con l’aggiunta del supporto nativo per HomeKit.

Quella di cui vi parlo oggi è la più piccola della famiglia, ovvero la nuova 320mm denominata Yeelight YLXD41YL. A prescindere dalla sigla (di non facile comprensione), si tratta essenzialmente della stessa plafoniera già vista in precedenza e caratterizzata da una dotazione che comprende il supporto da soffitto/parete e il telecomando Bluetooth. La plafoniera in sé ha un diametro di 320mm, quindi non è adatta agli ambienti più grandi, tuttavia emette una luce piuttosto forte con i suoi 28W a LED.

La caratteristica a cui bisogna prestare più attenzione è che presenta un fascione bianco a cornice che direziona la luce ma non la fa passare sui lati. Quindi con tetti bassi oppure un ampio metraggio non è capace di offrire una buona illuminazione periferica, anche se la quantità di luce emessa sarebbe di per sé sufficiente. Offre infatti un massimo di 1800lm, che equivalgono a circa 3 lampadine E27 smart come quelle Philips Hue o della stessa Yeelight. L’azienda suggerisce l’uso in ambienti con una metratura massima di 15mq, infatti io ne ho una nel secondo bagno più piccolo di casa ed una nella cameretta dei bambini. Quest’ultima è leggermente più grande in termini di superficie ed aveva una particolare distribuzione elettrica che non mi ha consentito di installarla sul soffitto ma su una parete. È un’installazione insolita che ha i suoi svantaggi ma che distribuisce forse meglio la luce per la particolare forma della plafoniera.

Il nuovo modello YLXD41YL condivide con tutte le plafoniere Yeelight lo stesso, ottimo, supporto da muro. Questa è una delle caratteristiche che più mi piace poiché presenta numerosi vantaggi che non si trovano facilmente in altri sistemi di illuminazione smart. Intanto la forma circolare e gli attacchi elettrici sono ben pensati rendendo l’installazione semplicissima e poi la plafoniera vi si incastra con una semplice pressione. Inoltre avere la stessa “piattaforma” di base rende le luci Yeelight interscambiabili, offrendoci la possibilità di spostgarle da una stanza all’altra, sostituirle o fare un upgrade ad un modello superiore senza rifare i buchi. Davvero una grande comodità.

La procedura di connessione della nuova Yeelight da 320mm è un po’ diversa dalle precedenti, ma rimane completamente utilizzabile anche in assenza di sistemi smart grazie al telecomando in dotazione. Questo funziona tramite Bluetooth e si si abbina premendo i tasti OFF+M finché la luce non lampeggia. La procedura funziona subito dopo aver dato corrente alla plafoniera e si può effettuare in qualsiasi momento. La cosa che cambia è il sistema di abbinamento smart, ora specificatamente pensato per gli utenti Apple.

La Yeelight viene “vista” praticamente da tutte le parti, quindi dall’app Yeelight, da Xiaomi Home ma anche da Casa e da Home Assistant (area Integrazioni), nonché direttamente dalle Preferenze di Sistema / Wi-Fi. Il problema è che tutti questi sistemi non possono convivere. Siamo costretti a fare una scelta all’origine, poiché abbinandola tramite l’app Casa (inquadrando lo sticker con il codice presente sulla plafoniera) poi non saremo in grado di utilizzarla tramite Wi-Fi.

L’utilizzo tramite Apple Casa ha poche funzioni ma la configurazione è istantanea

Viceversa partendo dall’abbinamento in Xiaomi Home (che poi la rende visibile anche nell’app Yeelight) non sarà più visibile dentro l’app Casa. O almeno, questo è successo a me con l’esemplare in prova anche dopo l’aggiornamento all’ultimo firmware.

Pur non potendo allo stato attuale adoperarla su entrambe le piattaforme, rimane comunque un prodotto più completo rispetto al precedente. Anche perché il reset della plafoniera si esegue in qualunque momento accendendola e spegnendola 5 volte consecutivamente (intendo proprio dall’interruttore fisico che toglie corrente), dunque si potrà utilizzarla fin da subito con un sistema facile facile come HomeKit senza precludersi la possibilità in futuro di abbinarla tramite Wi-Fi per l’uso esclusivo con Mi Home/Yeelight. Da notare che tramite quest’ultima app è anche possibile abilitare l’accesso LAN che la rende visibile a sistemi di terze parti come Home Assistant e da questo si può poi condividere la plafoniera su HomeKit come si faceva già con quella precedente.

Utilizzandola via Wi-Fi con Xiaomi Home/Yeelight ci sono molte funzionalità in più

Con quest’ultimo metodo si hanno più funzionalità, come le scene, le automazioni, la funzione moonlight, la programmazione dello stato di accensione dopo una caduta di corrente, la programmazione ed altro, mentre dall’app Casa potremo essenzialmente assegnarla ad una stanza, raggrupparla con altri dispositivi ed integrarla nelle automazioni HomeKit. Per quanto riguarda la luce qui si avranno soltanto dei preset per la temperatura colore, che va dal caldo al freddo, e poi il classico slider per l’intensità.

Conclusione

Voto 4,5/5Lo scenario idilliaco di una casa smart semplice ed aperta è ancora lontano, nel senso che al momento si possono ottenere le due cose ma l’una esclude l’altra. Avere Home Assistant alla base consente di ottenere una grande versatilità tuttavia bisogna dedicargli del tempo ed avere un minimo di competenze di base, nonché mettere in programma il fatto che ogni aggiornamento può “spezzare” qualcosa. Per questo motivo sono ancora restio ad installarlo a chiunque voglia una casa smart a basso costo, dato che anche affidando ad un tecnico il primo setup le cose possono andare storte ad ogni successivo update – che troppo spesso cambia le carte in tavola e richiede interventi ai file di configurazione per mantenere il sistema attivo e funzionante. HomeKit è decisamente limitato, sia perché si basa sostanzialmente sul Bluetooth sia perché richiede che vi sia almeno un dispositivo in casa che possa fare da ponte quando usciamo portandoci dietro lo smartphone. Può essere un iPad come una Apple TV, ma senza di questo si perderanno sia gli automatismi che l’accesso ai dispositivi fuori dalle mura domestiche. Con iOS 13 sono state implementate meglio alcune funzioni automatiche, abbinabili all’app Comandi e a Siri, ma le possibilità rimangono comunque poche rispetto a quelle offerte da un sistema come Home Assistant. Tuttavia il vantaggio è che non c’è necessità di manutenzione e, dunque, rimane un’ottima piattaforma per chi voglia avere un sistema funzionante in pochi istanti e senza stress. Per questo la nuova Yeelight 320mm YLXD41YL risulta una soluzione ideale e con un prezzo attuale di 67€ su GearBest è anche piuttosto abbordabile. Considero certamente un peccato che non si possano avere nativamente entrambi i sistemi di controllo, ma è positivo che si possa comunque passare dall’uno all’altro dopo un semplice reset. Dunque si può iniziare da HomeKit e se in futuro verrà l’appetito di un sistema più completo rimarrà l’opzione di abbinarla tramite Wi-Fi.

PRO
+ Design semplice ma riuscito
+ Facile da installare, anche senza l’elettricista
+ Configurazione con HomeKit davvero immediata
+ Buona luminosità di 1800lm considerando la superficie
+ Luce LED di ottima qualità e completamente uniforme
+ Possibilità di cambiare intensità e temperatura colore
+ Pratico telecomando Bluetooth in dotazione
+ Anche abbinandola oggi con HomeKit si può in futuro resettare per usarla via Wi-Fi
+ Tante funzionalità aggiuntive configurandola su Xiaomi/Yeelight via Wi-Fi
+ Prezzo adeguato alle specifiche

CONTRO
- Allo stato attuale si deve scegliere se usarla con HomeKit o via Wi-Fi

DA CONSIDERARE
| Sarebbe comodo un supporto da muro per il telecomando
| Sono valide anche senza sfruttare le funzionalità smart

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.